
QUARTIERE PUNICO
L’impianto originario del quartiere risale alla prima età punica, tra la fine del VI e l’inizio del V sec. a.C., costituisce ad oggi la più antica evidenza archeologica di Nora, in Sardegna.
LA STORIA
I resti del quartiere punico si trovano sotto il livello pavimentale del foro, nel versante orientale della penisola. L’isolato settentrionale si compone di una serie di lunghi ambienti rettangolari, tra loro paralleli e affiancati, dei quali si conservano gli zoccoli basali in muratura. La loro funzione principale era quella di magazzini per la raccolta delle derrate agricole, conservate su tavolati lignei e all’interno di un apposito silos scavato nel terreno. Oltre ad avere la funzione di magazzino, il sito ospitava strutture adibite ad abitazioni e profondi pozzi scavati nella roccia per il necessario rifornimento d’acqua dolce potabile.

LAVORAZIONI
Nel Quartiere Punico del sito archeologico di Nora, l’intervento di restauro ha interessato diverse porzioni murarie e superfici intonacate, con l’obiettivo di contrastare il degrado strutturale e conservare le tracce materiche originali. Le principali lavorazioni hanno previsto:
-
Pulitura a secco delle superfici e lavaggio delicato per l’estrazione dei sali solubili responsabili del degrado superficiale.
-
Consolidamento degli elementi lapidei e riadesione delle scaglie di intonaco sollevate o parzialmente distaccate.
-
Consolidamento corticale delle superfici intonacate per garantirne la tenuta e la durabilità nel tempo.
-
Integrazione delle lacune profonde tramite l’inserimento puntuale di pietre compatibili con quelle originarie.
-
Consolidamento della muratura con materiali lapidei di diversa natura, rispettando le tecniche costruttive storiche.
-
Tecnica dello scuci-cuci, applicata per ricucire le murature compromesse, mediante l’inserimento di zeppe in pietra analoghe a quelle preesistenti.

ARCHIVIO FOTOGRAFICO
DOCUMENTI TECNICI
PRIMA E DOPO
