
SAN GOTTARDO IN CORTE
"custode di pietra e memoria"
La Chiesa di San Gottardo in Corte, oggi parte integrante del Grande Museo del Duomo di Milano, fu edificata tra il 1330 e il 1336 per volontà di Azzone Visconti come cappella palatina annessa al Palazzo Ducale. Sorge probabilmente su un precedente luogo di culto, noto come San Giovanni alle Fonti o Chiesa della Fonte. Azzone, afflitto da calcoli renali e dolori articolari, volle dedicarla alla Vergine e a San Gottardo di Hildesheim, santo protettore delle sue stesse malattie. Alla sua morte fu qui sepolto, in un monumento funebre scolpito da Giovanni di Balduccio, che ne celebra il rango e la devozione.
Dell’originario impianto gotico restano visibili la slanciata torre campanaria ottagonale, attribuita a Francesco Pecorari, e l’importante affresco della Crocifissione, databile intorno al 1340, significativo esempio della diffusione dell’arte giottesca a Milano. Durante il Settecento, l’architetto Giuseppe Piermarini trasformò radicalmente l’edificio secondo i canoni del neoclassicismo, modificando l’ingresso e rinnovando gli interni.
Un altro elemento distintivo della chiesa è il campanile, che ospitò uno dei primi orologi pubblici di Milano con meccanismo a 24 ore: un’innovazione che segnò la toponomastica della zona, con la nascita della vicina Contrada delle Ore.
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UNA LUNGA STORIA
La chiesa venne edificata nel 1336 per ordine del signore di Milano Azzone Visconti , accanto ai palazzi del potere signorile (l'odierno Palazzo Reale) e vescovile. Dell’aspetto originario ci è giunto ben poco, malgrado la testimonianza dell’elegante torre campanaria, la cui base era decorata dall’affresco giottesco oggi conservato al suo interno.
L’assetto attuale della chiesa è frutto dell’intervento di Vanvitelli e del suo allievo Piermarini, che tra il 1770 e il 1780, sacrificò l’originaria facciata della chiesa per far posto allo scalone d’onore del palazzo Reale.
È dal 1800 che la Chiesa subisce sempre più modifiche ed operazioni di restauro. Sotto la direzione del Piermarini venne ampliata e sistemata.
Con il suo inserimento all’interno dell’area espositiva del Grande Museo del Duomo, completamente rinnovato nel 2016, San Gottardo ha ripreso ad essere un luogo di culto ambito e ricercato.
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